Analisi

Obiettivo: Individuare bisogni degli assistiti in relazione alle loro patologie, età, stili di vita e terapie.

A seguito del primo incontro fra partner e utenza finale svoltosi 14/10/2013 a Lecce, presso il CNR-IMM si sono svolte altre riunioni fra IRCCS, Policlinico di Bari, CNR e i partner di progetto per individuare gli scenari di utilizzo del prototipo che si andrà a sviluppare. Di seguito si presenta il risultato del focus group:

Scenario 1: Pazienti anziani fragili con scompenso cardiaco.

Background: Lo scompenso cardiaco rappresenta la prima causa di ospedalizzazione negli anziani. Circa il 20% dei pazienti dimessi tende a essere riospedalizzato con una prognosi sfavorevole. Un recente meta-analisi ha evidenziato che l’utilizzo di sistemi di telemonitoraggio può ridurre il tasso di mortalità del 17%, le riospedalizzazioni del 7% e del 29% in riferimento al solo scompenso cardiaco. Sono presenti tuttavia ancora dati discordanti e l’utilizzo di un valutazione complessiva multidimensionale potrebbe aiutare nella identificazione della tipologia di pazienti che maggiormente potrebbero trarre beneficio dall’utilizzo di queste tecnologie.

Setting: Casa privata e/o casa di cura.

Soggetti: Verranno considerate due coorti di pazienti anziani seguite per alcune settimane di cui una verrà trattata secondo gli attuali protocolli terapeutici standard e l’altra utilizzerà il sistema di tele monitoraggio Care@Home.  Criteri di inclusione: 1) pazienti di età superiore a 65 anni ricoverati presso il reparto di Geriatria per 2) scompenso cardiaco acuto, classificato secondo gli attuali standard clinici, che forniscano 3)un consenso informato per la sperimentazione e che abbiamo 4) una completa valutazione multidimensionale e 5) un Multidimensional Prognostic Index (MPI) 2 o 3 (indice di rischio di mortalità moderato-severo).  Criteri aggiuntivi, ma non di minore importanza sono la disponibilità a domicilio di una adeguata connessione internet e la “tolleranza” ad indossare i dispositivi di monitoraggio per il tempo necessario a valutare gli out come di risultato (15-30 giorni) e presenza di un adeguato supporto sociale. Questi ultimi aspetti verranno indagati attraverso una valutazione neuropsicologica standardizzata e una simulazione dell’utilizzo dello strumento.

Numerosità del campione : sarebbe auspicabile cercare di sperimentare il sistema su circa 40 soggetti e 40 o più come coorte di controllo.

Gli out come primari saranno da una parte di tipo tecnologico ( accettabilità, funzionalità e facilità d’uso dello strumento etc.) e dall’altra di tipo clinico (tasso di mortalità a un mese, riospedalizzazione con relativa causa e durata , istituzionalizzazione, numero di controlli medici settimanali, qualità della vita, livello dell’umore, alterazioni del profilo di rischio multidimensionale).

Metodi: Ogni paziente incluso nella sperimentazione dopo la dimissione verrà seguito per almeno due settimane al proprio domicilio utilizzando un sistema di monitoraggio indossabile come ad es. il dispositivo BioPatch della Zephyr che includa i seguenti parametri vitali: ECG, Frequenza respiratoria, Frequenza cardiaca e Valutazione della motilità. Questi dati potranno essere integrati da ulteriori informazioni fornite dal paziente e/o caregiver come ad es. peso, valori pressori, diuresi, saturimetria etc. al fine di ottenere una serie di dati finalizzata ad un miglioramento e personalizzazione della cura. Sarebbe opportuno anche che gli strumenti per la valutazione della pressione e/o saturimetria siano collegabili direttamente al sistema (es. Bluetooth). Interessante potrebbe essere valutare la possibilità di utilizzo di un impedenziometro o la possibilità di integrare il sistema anche con sensori ambientali.  Il sistema dovrebbe essere collegato direttamente al centro clinico, e/o il medico di riferimento che ne abbia l’autorizzazione e saranno presenti anche alcuni eventi automatici di allarme per il familiare e i medici.  Un interfaccia grafica adeguata permetterà di seguire nel tempo l’andamento dei parametri e interagire efficacemente con il paziente.

Scenario 2: Rilevazione del dolore per pazienti con mild cognitive impairment

Il Policlinico di Bari ha espresso la necessità di un sistema software che aiuti i pazienti con lieve deficit cognitivo e in terapia per il dolore ad esprimere ad intervalli regolari il loro livello di disagio. Lo studio del dolore su questi pazienti è oggetto di molto interesse.

A questo proposito si vuole sviluppare un’applicazione software su piattaforma Android per il potenziale utilizzo su smartwatch. La prima versione del prodotto sarà per smartphone.  L’applicazione mostrerà 5 faccie descrittive del livello di disagio del paziente.

Il paziente, seguito da un caregiver, sarà invitato ad intervalli regolari definiti dal medico, a selezionare una delle faccette mostrata sullo smartphone per esprimere come si sente. Inoltre, potrà indicare anche se ha assunto la terapia oppure no. L’informazione verrà inviata alla piattaforma OMNIACARE e il medico potrà visualizzare l’andamento dello stato del paziente.

Sarà lasciata anche la possibilità di indicare la sensibilità al dolore ogni volta che il paziente lo desideri.

Nel l caso in cui il paziente seleziona il valore massimo di dolore, sarà inviato un messaggio di allerta direttamente al personale medico. Questo si metterà in contatto con il caregiver per avere un aggiornamento sulla situazione del paziente.


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